Un regime giornaliero di aspirina a basso dosaggio non ha alcun impatto sulla prevenzione del lieve decadimento cognitivo (MCI), del declino cognitivo o della demenza.
È quanto dimostrano i risultati di un ampio studio randomizzato i cui risultati sono stati pubblicati online su “Neurology”.
I ricercatori - guidati da Joanne Ryan, del National Health and Medical Research Council (NHMRC) e della School of Public Health and Preventive Medicine presso la Monash University di Melbourne, in Australia - hanno scoperto che nell'arco di 5 anni, i tassi di incidenza di demenza negli adulti che assumevano giornalmente aspirina a basse dosi erano quasi identici a quelli che assumevano un placebo.«I risultati di alcuni studi osservazionali precedenti indicavano che l'uso dell'aspirina era associato a un minor rischio di demenza. Tuttavia, i risultati di tali studi devono essere considerati con cautela, poiché molti altri fattori potrebbero aiutare a spiegare l'associazione» osservano Ryan e colleghi.
«Poiché la demenza può richiedere anni per svilupparsi, è possibile che ASPREE non sia stato uno studio abbastanza lungo per mostrare i possibili benefici dell'aspirina» proseguono gli autori. «Quindi continueremo a seguire questi partecipanti e indagheremo su eventuali effetti a lungo termine dell'aspirina nei prossimi anni».
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)