La copertina di questo libro trasmette già al lettore ciò che andrà a scoprire. Leon, l'eroe ultrasettantenne di questo romanzo, dopo aver visto la sua casa bruciare, viene ricoverato in una casa di riposo, "Primevères".
L'anziano Leon, attraverso il suo corpo malandato, riesce a rivelare uno spirito di straordinaria giovinezza, di un umorismo disarmante. Nella casa di riposo Leon sente risvegliarsi lo spirito guerriero del giovane Leon, quello del rapinatore di banche, amatore senza regole, di colpi andati male. Inoltre ad assecondare la sua verve di adolescente ritrovato, incontra due degni compagni, i coetanei Jack e Roger e con loro si abbandona a numerosi ritorni al suo "dinamico" passato, inframezzato da dialoghi truculenti con l'infermiera, la vicina di camera e altri personaggi del nuovo ambiente. C'è il Leon che sa suscitare umorismo, provocando più di un sorriso fra quanti sono relegati in quella casa squallida, fra lo stesso team di assistenza sanitaria e i suoi nuovi amici. La conclusione non manca in maniera sorprendente di suscitare tenerezza e una profonda nostalgia, un monito per ricordare che i nostri anziani sono stati anche giovani e hanno tantissime cose da condividere.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)