Con il progressivo invecchiamento della popolazione e la crescita del numero dei malati cronici un numero sempre maggiore di soggetti assume molti farnaci al giorno. A volte la sanità eccede nelle prescrizioni, una vera e propria cascata di ricette con esiti deleteri; si stima che il 21% degli over 65 anni assuma una dose quotidiana di 15 farmaci. Per queste ragioni il ministero della Salute ha promosso (dal dicembre 2014) la raccomandazione 17 sulla riconciliazione della terapia farmacologica.
Nel nostro Paese la direttiva è quasi inapplicata e i progetti sperimentali si contano sulle dita di una mano, solo in Piemonte esiste una rete di medici che la praticano in modo sistemico. L'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) Marche ha annunciato che, primo in Italia all'interno di una ospedale, nascerà un nuovo "Ambulatorio di riconciliazione farmacologica", presso l’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi allo scopo di contrastare l'abuso, l'uso erroneo, l'interazione pericolosa, la leggerezza "prescrittiva" di farmaci.
L'ambulatorio aprirà a livello sperimentale a settembre all'interno del vecchio nosocomio "Murri. Lo ha riferito il dr.Marco Candela, direttore del dipartimento Medicina Asur Area Vasta 2 e responsabile dell'ambulatorio, nel presentare l'iniziativa alla stampa.
L'ambulatorio adotterà lo strumento"Intercheck" in collaborazione con l'Istituto Mario Negri di Milano. Sarà attivabile in pazienti politrattati (dose giornaliera di farmaci superiore a 7) con una impegnativa recante la dicitura "Visita internistica -Ambulatorio Riconciliazione Farmacologica". La struttura opererà all'interno dell'ospedale ma servirà tutta la rete sanitaria del territorio, medici di base, ambulatori, centri diurni, residenze.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)