Fino ad oggi eravamo abituati a recarci all’ambulatorio medico negli orari stabiliti dal professionista, con la consapevolezza che di notte, dalle 20 alle 8 del mattino di tutti i giorni feriali, nei prefestivi e nei giorni festivi, le urgenze erano invece assicurate dal medico di continuità assistenziale, noto come guardia medica. Con il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale della medicina generale e pediatria si dovrebbe assistere a un importante cambiamento: gli studi medici dovrebbero restare aperti dalle 8 alle 24, per 7 giorni su 7 non stop. Da mezzanotte alle 8 del mattino, per le urgenze resterà solo il 118 o il pronto soccorso. La riforma dovrebbe servire a evitare l’intasamento dei pronto soccorso che si trovano, comunque, a fronteggiare richieste di ogni tipo a tutte le ore. La speranza è che la consapevolezza di avere il proprio medico di base o i professionisti associati allo studio sempre a disposizione, per 16 ore al giorno, eviti di ricorrere al pronto soccorso anche per malesseri come una febbre improvvisa o un giramento di testa o un calo pressorio. Secondo i sindacati : «Se tale progetto dovesse essere attuato, i medici del 118 dovrebbero occuparsi anche di febbre, mal di pancia, mal di schiena, con il rischio di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può salvare la vita. Inoltre per qualunque malore notturno il cittadino rischia di andare al pronto soccorso».
(Fonte: tratto dall'articolo)