Siamo nel 1860. Una legge del villaggio Shinshu obbliga le persone che compiono settant'anni a recarsi a Narayama, una montagna dove essi devono attendere la propria morte. La morte di un vecchio significa la possibilità per un giovane di sopravvivere. Ma questa legge, alle volte, viene elusa: è il caso del marito di Orin, una vecchia sessantanovenne. La sua paura è quella di non riuscire a mettere i membri della sua famiglia nella condizione di vivere una vita decorosa. Si impegna dunque a risolvere i loro problemi, a partire da quelli del figlio maggiore Tatsuhei, vedovo, che ella vorrebbe far risposare. Poi risolve i problemi del secondogenito Risuke, affinché egli possa finalmente coricarsi con una donna. Infine, quando tutto è pronto, spezzati i denti davanti come atto simbolico che prelude la sua futura partenza, Orin lascia il paese sulle spalle del primogenito per recarsi a Narayama. Giunti sul luogo, cosparso di ossa umane, la donna attende il suo momento. (Fonte: www.wikipedia.org)