Secondo i ricercatori della Stanford University School of Medicine, la caffeina potrebbe contrastare l’insorgenza di particolari processi infiammatori negli anziani, che contribuiscono alla comparsa di molti tipi di cancro, morbo di Alzheimer e altre demenze, malattie cardiovascolari, artrosi e depressione. Per capirlo, il team di ricercatori ha utilizzato i dati raccolti nel corso di un programma a lungo termine per studiare l’immunologia nell’invecchiamento. Durante questo studio erano stati identificati geni associati alla produzione di una proteina infiammatoria e, nei partecipanti più anziani, era stata rilevata una correlazione tra bassa attività di quei geni, stato di salute e consumo di caffeina. Incuriositi, i ricercatori della Stanford hanno incubato le cellule immunitarie con la caffeina insieme ai metaboliti degli acidi nucleici e sono riusciti a bloccare il loro potente effetto infiammatorio sulle cellule.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)