A Padova, Angelo Ferro ha dato vita a un centro dove gli anziani non autosufficienti vivono in modo dignitoso accanto alle scolaresche in visita. Siamo abituati a considerare i vecchi come un costo, anziché una risorsa; la longevità diventa così un problema anziché una conquista. A Padova c'è un posto: Civitas Vitae, la Città della Vita, un grande complesso dove vivono e si relazionano tra loro anziani non autosufficienti. Non è un ghetto, ma un luogo aperto al mondo, pieno di ragazzi e di energie, un luogo in cui la quarta età diventa occasione di esperienza, incontri, crescita. Ogni giorno vi gravitano 3.500 persone, tra medici, operatori, dipendenti, familiari, scolaresche in visita. Tutti insieme sono i cittadini della Città della Vita. Le varie residenze ospitano circa 600 non autosufficienti, 40 persone in stato terminale poi religiosi e giovani disabili che imparano a occuparsi degli anziani; un centro di riabilitazione, logopedia, fisioterapia, recupero post-rianimazione. Non mancano villette per gli anziani autosufficienti, tutte collegate come in una antica corte veneta. Chi vuole può stare da solo, ma chi lo desidera può seguire all'Auditorium un concerto, una recita, visitare una mostra o leggere in biblioteca. Ci sono pure un museo del giocattolo e una pista didattica: un sistema di strade dove i bambini delle scuole elementari imparano l'educazione stradale. Uno spazio di ricerca, un palazzetto dello sport, uno spazio verde per orti sociali, area giochi, bocciodromo, laghetto per modellismo navale e un nucleo per la pet-therapy, la terapia con gli animali. L'uomo che ha fatto tutto questo è un anziano (78 anni) Angelo Ferro: ha insegnato in Ecuador. Perù , Mosca e Ohio. Ha diretto un gruppo industriale per la produzione di impianti per l'industria alimentare.
(Sintesi redatta da: Evelina Mayer)