La Corte europea dei diritti dell’uomo ha deciso che un gruppo di giudici portoghesi è colpevole di discriminazione sessuale per aver basato una sentenza sull’assunto che per una donna con più di 50 anni il sesso non sarebbe importante. La sentenza riguarda un caso di negligenza medica: nel 1995 Maria Morais, una donna con due figli che all’epoca aveva 50 anni, subì un intervento chirurgico ginecologico il cui risultato le impedì di avere rapporti sessuali in seguito. Per questo Morais fece causa all’ospedale in cui era stata in cura. Inizialmente la donna ottenne un risarcimento per danni fisici e psicologici, ma poi nel 2013 l’ospedale ottenne in appello che il risarcimento fosse diminuito di un terzo. I tre giudici di Lisbona che presero questa decisione la motivarono dicendo che all’età di Morais il sesso non era importante quanto lo sarebbe stato per una persona più giovane. In Portogallo si è parlato molto di tutta la storia; un’avvocata ha descritto la sentenza come «giurisprudenza talebana».
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