Il termine Caregiver indica chi, a livello familiare o professionale, presta assistenza ad un malato. Il supporto da parte dei familiari che si prendono cura dei malati di demenza è considerato fondamentale in tutte le civiltà del mondo, ed è la chiave necessaria per il proseguimento delle cure all’interno delle comunità, in un’ottica in cui un’assistenza comunitaria è un valido riconoscimento del diritto delle persone con demenza a vivere più indipendentemente possibile in un ambiente familiare come la propria casa. Ma spesso l’assistenza del paziente unicamente nel contesto familiare non è possibile o non è sostenibile. Sono molti i fattori che influenzano il benessere dei caregivers e la relazione emotivo-affettiva tra il malato e la sua famiglia è il principale fattore determinante per la possibilità di mantenere l’assistenza del malato all’interno dell’ambiente domestico. La presenza di sintomi comportamentali e psicologici della demenza (BPSD), e l’onere che essi creano per il caregiver familiare, sono fattori chiave che spesso fanno precipitare le situazioni domestiche e possono far propendere per un passaggio dalla domiciliarità ad una casa di cura o ad altre forme di strutture residenziali.
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