I ricercatori dell’università di Monash, in Malesia, hanno pubblicato sul British Medical Journal Bioinformatics uno studio su come identificare precocemente le persone affette da demenza grazie alle loro espressioni verbali. E’ stato analizzato il linguaggio di 99 persone tra i 49 e i 90 anni con diagnosi non accertata di Alzheimer. E’ stato notato che i probabili malati usano meno la sintassi, come ad esempio le frasi subordinate, e usano maggiormente le componenti lessicali. Rispetto ai sani riconoscono meno le espressioni con stesso numero di vocaboli e suono simile che vogliono dire però cose diverse (ad esempio “l’ho scelto a casa”, “l’ho scelto a caso”), dette n-grammi. Per identificare un probabile Alzheimer un algoritmo combina sintassi, lessico e n-grammi. Questa ricerca può contribuire a realizzare dispositivi per la diagnosi a distanza e allo screening di grandi gruppi, supportando gli altri strumenti di diagnosi di matrice cognitiva e neuropsicologica.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)