Gli italiani, hanno una dieta di buona qualità, ma per alcune fasce della popolazione c’è il rischio di sviluppare carenze di nutrienti: il calcio per gli adolescenti, il ferro per bambini e donne in età fertile, lo zinco per adulti e anziani di entrambi i sessi.
Questo è il risultato del primo studio di dieta totale (TDS) condotto dall’Istituto superiore di sanità dal 2012 al 2014, che per la prima volta ha valutato, in maniera integrata, l’assunzione di 65 nutrienti e contaminanti. Dalla ricerca emerge, in particolare, che sono sotto i livelli ottimali anche i valori di zinco negli adulti e negli anziani e una carenza progressiva dall’adolescenza fino alla terza età. Lo zinco è un elemento essenziale in numerosi complessi enzimatici e per il funzionamento di alcuni ormoni. Bassi anche i livelli di ferro nella popolazione, in particolare nelle donne in età fertile, a cui si aggiungono anche i bambini. Lo studio di dieta totale, aveva l’obiettivo, di creare un campione rappresentativo degli alimenti che costituiscono la dieta della popolazione, del modo in cui vengono combinati, preparati e cotti. Per farlo i ricercatori hanno identificato 51 gruppi – che rappresentano il 99,7% dell’alimentazione degli italiani – suddivisi in 13 categorie. Sono stati raccolti oltre tremila campioni nei supermercati, nei discount e nei mercati, in modo da rispecchiare le abitudini di acquisto e la stagionalità. Infine, gli alimenti sono stati preparati e cucinati, proprio come nelle cucine domestiche e solo a quel punto sono stati analizzati per stimare i livelli di assunzione dei nutrienti.
(Fonte: tratto dall'articolo)