Da oltre cinque mesi il disegno di legge sul "testamento biologico" è impantanato nella Commissione Sanità del Senato. Nonostante tutti i sondaggi fatti sul tema dimostrino, da almeno un decennio, il consenso di un'amplissima maggioranza di italiani, tremila emendamenti (in massima parte ostruzionistici) e discussioni infinite ostacolano la definitiva approvazione della legge. Come noto, si tratta di regolamentare una dichiarazione anticipata di trattamento, fornita in condizioni di lucidità mentale, riguardo alle terapie che si intende o non si intende accettare nell'eventualità in cui ci si dovesse trovare in condizioni di incapacità. il valore giuridico vincolante del un testamento biologico fa parte del corpus dei diritti civili minimi del cittadino da 27 anni negli Stati Uniti e da almeno 10 anni nella maggior parte dei paesi europei. "Quella del fine vita è una questione di libertà, di rispetto della volontà, di dignità del vivere e del morire che dev'essere lasciata quanto più possibile alla scelta di ciascuno", affermano i quattro senatori a vita autori dell'articolo.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)