Gran Sasso, Vetta Occidentale del Corno Grande.
Nell'estate del 2017 Domenico Alessandri, è tornato ad arrampicarsi in parete, sulla via di sesto grado che aveva aperto cinquant'anni prima, nel 1967.
Sorpresa e festa per tutti. Fisico asciutto, muscoli disegnati, occhi vivaci e penetranti, mani forti, voce pacata, Alessandri è il vero uomo della montagna. Mezzo secolo fa, quando era il miglior alpinista dell'Abruzzo, ha aperto sulle pareti del Gran Sasso degli itinerari che sono passati alla storia. Non si sente un fenomeno "Mimi", per lui a 86 anni, salire in parete è come camminare. Il segreto? Risponde raccontando la sua vita: "Sono nato in una famiglia contadina, le porzioni sempre frugali. Mangio poco, soprattutto la sera, assumo poche proteine animali. Sempre frutta e verdura. Mi concedo un caffè la mattina, un bicchiere di vino a pasto e due sigarette al giorno".
La parola chiave della sua vita è "frugalità" e questa va considerata, a detta del suo geriatra, come il più potente strumento di longevità della razza umana.
Alessandri non si è mai dimenticato del suo corpo e ha saputo nutrirlo con poco senza mai farlo faticare troppo. Se non sulle vette, tra corde e chiodi.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)