Giustapporre le generazioni non significa collegarle. Né i rapporti tra le generazioni si fanno per decreto. L'intergenerazionalità richiede piuttosto energie e dei catalizzatori. A fianco della vita professionale e sociale la famiglia rimane il luogo chiave per i rapporti intergenerazionali dove le conoscenze e le competenze si scambiano reciprocamente tra i più giovani, con le loro competenze informatiche, e i più anziani. Occorre, quindi, secondo gli autori, piuttosto mettere l'intergenerazionalità tra le politiche da promuovere. Mandare in soffitta il "ministero dei giovani e lo sport" e creare piuttosto un ministero delle "età della vita e delle generazioni" capace di suscitare un nuovo immaginario collettivo centrato non su una guerra delle età che non avrà mai luogo, ma che lotti contro flagelli come la solitudine e l'isolamento sociale.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)