In Europa cresce la longevità, ma gli stili di vita tra i giovanissimi rischiano di portare ad un’inversione di rotta. Questo il quadro che presenta l'Organizzazione mondiale della sanità nel rapporto sullo stato di salute di chi vive in Europa, dove è stata segnalata una preoccupante contraddizione sanitaria. Infatti emerge dal rapporto che, pur essendoci una grande riduzione della mortalità per le principali cause non infettive, con un calo del 2% annuo e un guadagno di un anno nell’aspettativa di vita negli ultimi cinque, la tendenza non è confermata per i giovani. In Italia, seconda in Europa per longevità dopo la Spagna: l'età media degli uomini è 80,6 e 84,9 delle donne. Ci sono 17 mila centenari, 1.500 over 105 e una ventina che hanno superato i 110. Ma il tasso dei fumatori tra gli under 40 è ancora troppo alto e metà della popolazione è sovrappeso, soprattutto al Sud e tra i ragazzi sotto i vent'anni. Tutto ciò comporta un numero sempre maggiore di uomini di trent'anni con patologie, dalla pressione alta ai problemi vascolari, come ne avessero più di settanta. I bambini italiani sono tra i più grassi d’Europa, il 42% dei maschi è obeso o sovrappeso, le femmine arrivano al 38%. Una grande differenza la fa la cultura; gli italiani con una educazione scolastica superiore hanno un'aspettativa di vita alla nascita quattro anni più alta di quelli che hanno completato l'educazione secondaria.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)