Un gruppo di 65 scienziati coordinati dal genetista Steve Horvath dell’Università di Los Angeles è riuscito a misurare la velocità di invecchiamento del Dna e su questa base calcolare la longevità attesa di un individuo. Lavorando sui dati genetici di oltre 13 mila persone è stato possibile accertare che un'elevata età biologica del Dna è correlata a un alto rischio di morte prematura, indipendentemente dalla data di nascita del soggetto. In base ai dati emersi, circa il 5% della popolazione invecchia più in fretta e ha un rischio di morte maggiore del 50% rispetto ai suoi coetanei, e questo indipendentemente da altri fattori importanti per la longevità come uno stile di vita corretto.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)