Negli Stati Uniti, i neurologi della University of Pennsylvania e della Thomas Jefferson University hanno condotto un esperimento su 25 persone con epilessia: i pazienti sono stati sottoposti a stimolazione cerebrale profonda (dbs = deep brain stimulation) ed hanno trovato un miglioramento del 15% nella loro capacità memonica. Molti esperti hanno sottolineato il valore teorico del risultato, ma gli stessi ricercatori che hanno effettuato l’esperimento invitano alla prudenza. Per stimolare il cervello bisogna introdurre diversi elettrodi, ed è quindi un intervento invasivo. Ci sono poi potenziali rischi della metodica in sé, considerazioni di natura etica e infine, a livello scientifico, bisogna considerare anche il numero molto esiguo di persone su cui si è svolta la sperimentazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)