In questa autobiografia uno degli psichiatri più noti al grande pubblico ripercorre le sue molte vite trascorse a studiare i misteri della psiche e della materia cerebrale negli animali e negli esseri umani.
Chi vive nel futuro ha sempre davanti a sé l'ombra malefica della fine. Per cancellare quest'ombra, l'unica soluzione è non perdere tempo.
«Questa storia non l'ho scritta, ma l'ho vissuta. È iniziata settantacinque anni fa, continua ancora.»
"C'è un vento che spinge in avanti e un vento che rallenta e vorrebbe che tu rimanessi fermo." La storia di Vittorino Andreoli comincia con il vento euforico del dopoguerra e continua inuna corsa disseminata di piccole ma profonde rivoluzioni. La prima lo porta adabbandonare l'impresa edile di famiglia per diventare "un medico deimatti". Una scelta inconsueta segnata dall'incontro con alcuni uominiformidabili come André Breton e Eugène Minkowski. Dopo gli studi in medicina,intraprende l'avventura da scienziato puro con le ricerche sul ruolo dellaserotonina nei disturbi mentali a Cambridge e alla Cornell University di NewYork. Frequenta i laboratori della Nasa nel New Mexico. In quell'atmosferasurreale del deserto, insieme a un medico con nostalgie naziste, costretto aradersi completamente per sfuggire alle attenzioni degli scimpanzé interessatisolo allo "spidocchiamento" della sua nuca, Andreoli capisce che laricerca e la cura di un malato diventano possibili solo all'interno di unarelazione. Si compie così la seconda rivoluzione. Andreoli lavora con SeymourKety ad Harvard, rifiuta l'insegnamento universitario e prende servizio almanicomio di Verona. Ed ecco profilarsi innumerevoli altre rivoluzioni.
(Fonte: www.ibis.it)