E’ il racconto di tutti i problemi che si trova davanti l’autrice ogni volta che esce con la madre costretta su sedia a rotelle. Le difficoltà incontrate anche solo per andare al bar, con i gradini troppo alti, prendere un taxi, che va richiesto con pedana automatica e che, siccome sono poche le vetture attrezzate, non è possibile prenotare. Anche prendere il treno non è facile per chi ha una disabilità, bisogna avere la carta blu. Per chi viaggia in auto i disagi sono ugualmente tanti, a patire dai parcheggi riservati che sono usati da chi non ne ha diritto. Anche i gabinetti per i disabili sono spesso non a norma e ridotti a magazzino. Tutte difficoltà che rendono molto difficile poter continuare a fare una vita “normale” per chi è disabile. Conclude l’autrice “Il medico di famiglia vi fa i complimenti: sua madre vuole vivere. Sì rispondete, ma è la società che la fa morire”.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)