Quando la memoria vacilla e i ricordi a poco a poco svaniscono, la musica può diventare l’unico ponte col passato: le parole delle canzoni di quando eravamo giovani riaffiorano e riportano a emozioni che sembravano perdute. Nasce così Las voces de la memoria, un coro composto da persone malate di Alzheimer che nel canto trovano gioia e la capacità di vivere con protagonismo nonostante la malattia.
48 voci unite in una sola, con 10 volontari, nell’ombra, a sostenerle. L’idea è nata a Valencia, in seno all’Associazione familiari di Alzheimer, grazie a uno studente che aveva osservato come i malati d’Alzheimer, anche quando non ricordavano più i nomi degli oggetti o non riconoscevano i propri familiari, erano comunque in grado di riprodurre testi e melodie appresi nella giovinezza.
Il coro è partito con una trentina di elementi, l’obiettivo era quello di offrire un’attività di musicoterapia, con valenza riabilitativa, garantendo al contempo dei piacevoli momenti di svago. Dopo due lunghi anni di prove, il coro ha debuttato nel 2010 al Palau della Musica di Valencia, e da quel momento non si è più fermato. Lo scorso mese di marzo si è esibito a Madrid davanti alla regina Sofia con la sua attuale composizione, data da 48 elementi tra i 55 e i 90 anni.
Sul sito dedicato al progetto è possibile vedere uno splendido documentario interattivo sul potere terapeutico della musica nella cura delle persone malate di Alzheimer. Le riprese offrono allo spettatore momenti di grande intensità, si assiste infatti a passaggi nei quali è ben visibile come la musica sia capace di restituire emozioni perdute a causa della malattia, restituendo a chi canta la propria identità.
La malattia di Alzheimer purtroppo ad oggi non è curabile, ma dalla Spagna ci arriva questo bell’esempio di cura verso coloro che ne soffrono, una cura che porta a volare alto, a progettare anche quello che ormai sembrerebbe impossibile.
http://vocesdelamemoria.rtve.es/ (Fonte: tratto dall'articolo)