L’udito influenza il corretto funzionamento cerebrale. La sua perdita, infatti, comporta il mancato utilizzo di alcune aree del cervello, accelerando il declino cognitivo e aumentando il rischio di demenza. Lo spiegano gli esperti della Fiman (Fondazione italiana malattie neurodegenerative), in occasione della VI Settimana mondiale del Cervello, che quest’anno ha scelto come slogan “Il tempo è cervello”, sottolineando il rapporto tra lo scorrere del tempo e le malattie neurologiche e neurodegenerative. “Tutto quello che noi sentiamo nell’ambiente esterno viene elaborato dal cervello provocando emozioni, infatti una delle manifestazioni delle malattie neurodegenerative è la perdita dell’emotività. Va da sé dire quindi che quando noi diminuiamo la capacità di ascoltare diminuiamo anche la funzionalità cerebrale perché molte zone del cervello vengono attivate in maniera ridotta" spiega il professor Stefano Di Girolamo, Responsabile di Audiologia presso il Policlinico Tor Vergata di Roma e consigliere scientifico della Fiman.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)