La perdita del cromosoma Y in cellule del sangue, un'alterazione che, con l'età, interessa dal 17 al 20 per cento dei maschi, è risultata associata con l'aumento del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. A indicarlo è uno studio effettuato da ricercatori dell'Università di Uppsala, in Svezia, e dell'Università di Lille, in Francia. La maggior parte della ricerca genetica si è concentra sulle varianti geniche ereditate, ma ora si dovrà rinnovare l'interesse per le mutazioni che si acquisiscono nel corso della vita: una di queste mutazioni è, nei maschi, la perdita in alcune cellule del sangue (globuli bianchi) del cromosoma Y. La perdita riguarda principalmente persone anziane (negli ultraottantenni si arriva al 20 per cento) e fumatori. Il fumo aumenta del 400 per cento il rischio di incorrere nella perdita del cromosoma Y, anche se l'effetto sembra essere transitorio: smettendo di fumare è possibile invertirlo. Anche se non sono ancora chiari i meccanismi con cui questa alterazione può influire sullo sviluppo della malattia, il fatto che le cellule che ne sono interessate facciano parte del sistema immunitario lascia supporre che l'assenza di quel cromosoma abbia un effetto negativo sulla loro funzionalità.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)