Nello speciale della rivista Nature dedicato alla salute cognitiva, è stato evidenziato come ciò che protegge davvero i neuroni sono provvedimenti semplici e quotidiani. Suggerisce di seguire i “consigli della nonna” Stefano Cappa, responsabile dell’Area di scienze cognitive e del comportamento della Scuola Universitaria Superiore di Pavia e neurologo della Società Italiana di Neurologia «Dieta sana, astensione da fumo e alcol, esercizio fisico regolare, un buon sonno tengono alla larga le malattie cardiovascolari ma anche le demenze: in fondo sappiamo ancora poco del perché accada, scoprirlo potrebbe aiutarci a migliorare la prevenzione. L’essenziale è iniziare a“comportarci bene” da giovani: è plausibile che gli effetti positivi di uno stile di vita sano si manifestino se si mantengono per decenni e che siano meno evidenti se invece ci si comincia a pensare solo a sessant’anni, quando il declino cognitivo inizia a far paura». «Il cervello ha molti circuiti di riserva, ma se ce li giochiamo tutti nella prima parte della vita per colpa di cattive abitudini non li avremo poi a disposizione da anziani — sottolinea Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica di Roma e membro SIN. Quindi, come raccomanda Giuseppe Iannoccari, presidente di Assomensana, la prima regola è una dieta che apporti acidi grassi omega-3 e antiossidanti, povera di zuccheri, come la Mediterranea Pesce azzurro, noci, semi di lino e olio d’oliva per i grassi buoni, antiossidanti da frutta e verdura, vitamina B12 da carne, pesce e latticini. Attenzione però agli zuccheri semplici, che hanno effetti infiammatori sul sistema nervoso e danneggiano i neuroni. Seconda regola, dormire a sufficienza perché è durante il sonno che le cellule cerebrali vengono “sfoltite” e viene data forma ai ricordi utili. Serve anche esercizio fisico ed evitare lo stress cronico, che comporta un sovraccarico di ormoni che hanno un impatto negativo sull’ippocampo, essenziale per la memoria. Altra regola fondamentale è coltivare la vita sociale e ridere (accelera il battito cardiaco, migliora la circolazione e dilata i polmoni). Gli amici debbono essere reali, perché vedersi crea familiarità e consente al cervello di fare meno fatica, lo rilassa. Bisogna inoltre mantenere la mente attiva coltivando interessi e passioni. I neuroni formano reti e possono avere innumerevoli contatti fra loro ma hanno bisogno delle nostre esperienze, più sono ricche più i circuiti neuronali crescono, si rafforzano e saranno poi capaci di vicariare le funzioni eventualmente perse con l’invecchiamento.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)