La generazione del baby boom invecchia e presto andrà in pensione.
Si tratta di un importante cambiamento nella struttura demografica della Svizzera, che avrà conseguenze per le spese delle amministrazioni pubbliche. È quanto si legge in un rapporto del Dipartimento federale delle finanze (DFF), che si occupa delle prospettive dei conti pubblici fino al 2045.
I dati contenuti nel rapporto dal titolo "Prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera" sono da considerarsi delle ipotesi, e dipendono dal mantenimento dello status quo giuridico e dall'evoluzione demografica ed economica.
Se le previsioni dovessero essere confermate, negli anni a venire risulteranno spese supplementari per l'AVS e per il settore della sanità. La popolazione invecchia, e la quota degli 80enni raddoppierà, passando dal 5% del 2013 al 10% del 2045. Il rapporto di dipendenza, ovvero quello fra il numero di ultra 65enni e quello di persone in età lavorativa, aumenterà di 20 punti percentuali, passando dal 28% al 48%. Una variabile difficilmente prevedibile è quella dell'immigrazione, continua il rapporto, che ha come effetto il rallentamento dell'invecchiamento, con un mitigamento delle ripercussioni negative sulle finanze pubbliche.
(Fonte: tratto dall'articolo)