C’è una rivoluzione alle porte e bisogna prepararsi ad affrontarla.
A mettere in guardia gli infermieri italiani è Maurizio Zega, responsabile dell’Unità operativa complessa Servizio infermieristico e della riabilitazione aziendale al Policlinico “Gemelli” di Roma.
Un invito agli infermieri, a prendere coscienza dei cambiamenti in atto nel mondo dell’assistenza sanitaria: la popolazione italiana invecchia e, in un futuro non molto lontano, il numero di pazienti anziani con cronicità crescerà in maniera esponenziale.
“E’ in atto, anzi è già in stato avanzato, una transizione epidemiologica che sta modificando la domanda sanitaria. Bisogna dare la risposta più appropriata nel luogo più appropriato come era stato scritto nell’accordo Stato–Regioni del 2004 e chi deve dare quelle risposta è la politica. Si deve intervenire – prosegue Zega – con scelte strategiche importanti, non ascoltando la professione infermieristica piuttosto che quella medica, ma cercando di analizzare in maniera oggettiva il bisogno di salute. Oggi nei bilanci delle Regioni, anche quelle virtuose, il 70 per cento è assorbito dal sistema sanitario. Tra cinque anni, con l’invecchiamento della popolazione, non basterà più quella percentuale e con il passare del tempo il sistema rischia di implodere”.
(Fonte: tratto dall'articolo)