La crisi finanziaria degli ultimi anni e la riduzione di risorse pubbliche hanno pesantemente gravato sul welfare locale. Se da un lato è aumentata la domanda di assistenza da parte di sempre più ampie fasce di popolazione, dall’altro si è ridotta drasticamente la capacità dei comuni di farvi fronte. Tale paradosso ha portato ad una profonda crisi di identità e di ruolo nell’ambito dei sistemi di welfare territoriale, a fronte di una progressiva e consistente frenata dello Stato nel sostegno alle politiche sociali.
I servizi sociali e le politiche sociali rivolti al cittadino basano, infatti, il loro funzionamento su specifiche risorse, che derivano, in buona parte, dai trasferimenti economici dello Stato agli enti locali.
Famiglia e minori, anziani e persone con disabilità sono i principali destinatari delle prestazioni di welfare locale, ma l’impegno dei comuni si estende anche agli interventi di sostegno alla povertà, al disagio degli adulti e all’esclusione sociale.
"La pratica del welfare locale", in continuità con le ricerche precedenti condotte da Cittalia, vuole creare un confronto fattivo tra coloro che da anni si occupano e si interessano del tema da angolature diverse. Attraverso l’integrazione di studi e riflessioni maturate in campo accademico, di saperi e competenze acquisite attraverso l’operatività sui territori e il lavoro che quotidianamente vede l’ANCI coinvolta nei processi di carattere istituzionale, gli autori hanno descritto lo stato dell’arte e fornito elementi di lettura innovativi con l’intento di contribuire alla ridefinizione dell’intero sistema di welfare. La sfida è costruire un modello di welfare che riconosce la centralità all’operare degli enti locali e richiede una ridefinizione dei modelli territoriali di protezione sociale. (Fonte: www.maggiolieditore.it)