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La proteina che allunga la vita

La Stampa, 12-06-2018, p.38

La mutazione di una proteina cruciale nei processi di riciclo cellulare riesce ad allungare la vita ai topi, facendoli invecchiare molto più lentamente e mantenendoli anche in buona salute. La scoperta potrebbe portare a nuovi trattamenti e rivoluzionarie terapie che contrastano l'invecchiamento prematuro e anche i suoi numerosi disturbi.
Protagonista dello studio è la proteina beclin-1, responsabile dell'autofagia, il meccanismo cellulare che permette la degradazione e il riciclo dei componenti danneggiati. La sua mutazione aumenta il tasso di riciclo nel cervello e nei muscoli e migliora le funzioni cognitive dei topi malati di Alzheimer; inoltre si è scoperto che la stessa mutazione promuove anche la longevità e riduce il rischio di sviluppare tumori e diverse altre malattie. Dai dati - osservano gli specialisti - si deduce che l'autofagia può allungare la vita dei topolini del 12%. 

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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Autore (Cognome Nome)Redazione
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine38
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2018-06-12
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 12-06-2018, p.38
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
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Parole chiave: Longevità Malattia di Alzheimer