L’Operatore Socio Sanitario sta diventando una figura professionale sempre più centrale nella nostra società impegnata a rispondere ai bisogni legati all’invecchiamento della popolazione e alle difficoltà delle famiglie ‘moderne’ di farsi carico di situazioni di disabilità psico-fisica. Ad un certo punto della vita, infatti, tocca imparare a prendersi cura di chi prima si prendeva cura di noi, ma mentre in passato accudire i genitori era un ‘dovere’ per i figli, oggi diventa quasi un problema riuscire a coniugare impegni lavorativi e familiari. A ciò si aggiunge che, numeri alla mano, l’Italia è un paese di vecchi.
Per questo, non è sbagliato sostenere che quella dell’«Operatore Socio Sanitario» sarà la professione del futuro. Anzi, la nascita di questo profilo può essere pensata e vista come un’esigenza dei nostri tempi, come l’espressione ultima di tutta una serie di mutamenti che hanno caratterizzato e stanno tuttora caratterizzando il contesto in cui viviamo.
Che sia il ‘mestiere’ del momento è un dato di fatto, ma se il compito di un OSS, in estrema sintesi, è quello di occuparsi delle persone, allora la formazione e l’aggiornamento rappresentano un elemento indispensabile. Da oggi chiunque voglia intraprendere questa strada avrà un’opportunità in più.
È stato firmato, infatti, un Protocollo di Intesa tra Regione Puglia e Ufficio Scolastico Regionale grazie a cui gli studenti degli istituti scolastici professionali pugliesi iscritti al percorso di Tecnico dei Servizi Socio-sanitari, potranno conseguire anche la qualifica di Operatore Socio-Sanitario (OSS).
(Fonte: tratto dall'articolo)