L’Unione Europea ha costituito l’indice di invecchiamento attivo, che – in base a indicatori come il tasso di occupazione, l’esercizio fisico, l’accesso ai servizi sanitari, l’uso delle tecnologie, lo svolgimento di attività in campo politico, sociale, culturale – misura il grado di realizzazione degli anziani in termini di occupazione, autonomia e partecipazione. Su questa tendenza di fonda proposta di legge n. 3538 “Misure per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione attraverso l’impiego delle persone anziane in attività di utilità sociale e le iniziative di formazione permanente”, la cui discussione in sede parlamentare era prevista entro la fine del 2016.
La legge individua nei Comuni, d’intesa con le associazioni, i soggetti responsabili della realizzazione delle politiche per l’invecchiamento, incaricandoli di individuare e promuovere una serie di attività che vanno dalla formazione al turismo sociale, dal volontariato ai momenti di socializzazione, dalle attività di tutoraggio e di insegnamento alle iniziative di carattere culturale, dal recupero del territorio alla tutela dei beni culturali, fino all’assistenza dei soggetti svantaggiati.
(Fonte: tratto dall'articolo)