Le rivoluzioni sono sotto i nostri occhi, e nelle nostre orecchie che nel tempo hanno recepito i cambiamenti nel racconto di coloro che hanno vissuto la vita prima di noi.
Ogni generazione ha raccontato la propria storia ed ognuno di noi ha partecipato a quella storia, pensando poi di trasferirla prima ai figli e poi ai nipoti, accorgendosi poi che i diretti interessati vivevano questi racconti come un ritorno al passato, tutti pensiamo che i nostri fossero i migliori anni, perfino coloro che hanno dovuto subire le guerre, la prigionia, la fame, nei loro racconti fanno emergere anche i momenti di svago e i momenti di felicità che la vita ha potuto offrire. Al tempo stesso la tecnologia ha permesso di "andare sulla luna" e oggi non ricordiamo più un numero di telefono e per spostarci di 100 metri da casa accendiamo il navigatore che per farci percorrere la distanza più velocemente, ci "obbliga" a prendere l'autostrada facendoci percorrere 10 chilometri. "La rivoluzione che non ti aspetti è quella sotto i nostri occhi" un0 scritto di Giacomo Iacovino, che racconta un botta e risposta tra padre e figlio, ci riporta alla saggezza dei padri e dei nonni che i nostri figli e i nostri nipoti, valorizzeranno solo quando a loro volta avranno la fortuna di vivere da padri e da nonni.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)