La squadra di riabilitazione del Paul Bush Hospital sta sperimentando la tecnologia virtuale del "casque de réalité virtuelle" (video 3D stereoscopico a 360°), per una nuova terapia che aiuti gli anziani, reduci da cadute, a superare la "paura di cadere".
La sindrome post-caduta ha una componente fisica, ma anche una psichica, e, una volta trattata quella psichica, quella riabilitativa è facilitata. La sessione virtuale si svolge con l'anziano che viene accompagnato, seduto in carrozzina, in una stanza dell'ospedale, dove indossa il casco che diffonde un video della stanzastessa . Il video della stanza, ai fini terapeutici, viene girato da un caregiver che sta in piedi, con una fotocamera a 360°.
Diversi oggetti sono disposti sul pavimento. E l'anziano, che soffre di sindrome post-caduta, si china e allunga il braccio... prima di rendersi conto che la cinghia blu che cerca di prendere non è proprio di fronte a lui.
"Si, ho avuto un po' paura a spingermi in avanti,- racconta un paziente alla fine della sessione, - però sapevo cosa stava succedendo e ho voluto riprovare". "Dall'inizio dell'anno - dice il Dr. Edouard Karoubi, capo del dipartimento di geriatria al Paul Bush Hospital - circa 30 pazienti di 85 anni in media hanno sperimentato questa terapia al ritmo di tre sessioni settimanali per un mese, e, se confermati gli studi, la realtà virtuale potrebbe diventare uno strumento terapeutico a pieno titolo".
(Sintesi redatta da: Ponzi Paola)