Per quanto il lavoro di ricerca degli scienziati non abbia una cadenza annuale, tuttavia, la ricerca di base, la ricerca clinica e la pratica clinica sono sempre più integrate, e questo comporta ricadute sul paziente sempre più rapide. E' quindi possibile cercare di prevedere cosa la ricerca potrebbe riservarci nel prossimo futuro. Per quanto riguarda l'Oncologia secondo Roberto Orecchia, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia IEO e Professore all’Università degli Studi di Milano, il nuovo anno vedrà lo sviluppo dell’immunoterapia, vale a dire di quei farmaci che attivano il sistema immunitario del paziente perché contrasti il progresso della malattia tumorale. Si è trattato di un passo avanti iniziato nel 2017 che condurrà a una cura oncologica con trattamenti chirurgici e radioterapici sempre meno invasivi, e la terapia farmacologica non più solo indirizzata ad uccidere le cellule direttamente, ma a utilizzare le difese immunitarie del paziente, stimolandole contro il tumore. Il 2018 per quanto riguarda la medicina rigenerativa secondo Gianvito Martino, Direttore scientifico IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, vedrà gli scienziati impegnati a migliorare la capacità «rigenerativa» negli ambiti di indagine più complessi: l’ingegneria dei tessuti, la terapia cellulare e l’editing genetico. Per Massimo Masserini, Direttore del Centro di Nanomedicina NanoMiB dell’Università di Milano-Bicocca e direttore della International School of Nanomedicine E. Majorana di Erice, la nanomedicina, scienza che utilizza dispositivi di dimensioni “nano” (dell’ordine del miliardesimo di metro) per terapia, diagnosi e medicina rigenerativa, ha avuto una crescita impressionante ed è considerata anche una delle tecnologie più promettenti per supportare i nuovi approcci di medicina personalizzata. Nell’immediato futuro saranno sicuramente approvati nuovi prodotti per il settore oncologico, quello che ha portato finora allo sviluppo e immissione nel mercato del maggior numero “nanofarmaci”. Mentre occorrerà attendere per vedere l’applicazione delle nanotecnologie alle terapie con cellule staminali per terapie di malattie oncologiche e neurodegenerative.
(Fonte: tratto dall'articolo)