Il concetto di salute oggi include la dimensione fisica e funzionale, quella mentale ed emotiva nonché quella relazionale. Per questo nell'ultimo rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile ( Bes 2014) sono fondamentali i dati dei due indicatori psicometrici, sviluppati in ambito internazionale, che sono: l'indicatore di stato fisico (Pcs) e l'indicatore di stato psicologico (Mcs). Questi due indici presentano un andamento che decresce con l'età, in modo più accentuato per lo stato fisico.Nel 2012, migliorano complessivamente le condizioni di salute fisica rispetto ai dati raccolti nel 2005, mentre il benessere psichico peggiora. Infatti, il punteggio medio standardizzato dell’indice dello stato fisico passa da 50,4 nel 2005 a 51,2 (punteggi medi standardizzati con la popolazione censuaria del 2001). Di contro, il punteggio medio standardizzato dell’indice di stato psicologico si riduce di quasi un punto (dal 49,8 al 49). La diminuzione dell’Indice Mcs è più evidente nelle fasce di età adulta, soprattutto tra i 45-54 anni, mentre non si rileva tra gli anziani. Dal confronto nel tempo, lo stato fisico migliora in egual misura per entrambi i sessi, ma tra gli ultrasettantacinquenni il miglioramento della salute fisica riguarda soprattutto gli uomini, accentuando il divario di genere tra i molto anziani a svantaggio delle donne (tra gli anziani di 75 anni e più la differenza raggiunge i 4,8 punti, mentre nel 2005 era di 3,6 punti). L’indicedi stato psicologico è sempre più basso tra le donne. Il valore dell’indice tra le donne molto anziane (75 anni e più) resta il più basso, pari a 43,8 contro 47,4 degli uomini.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)