Perché le persone invecchiano in modo così diverso l'una dall'altra? Perché alcune arrivano alla terza età con la mente lucida, fisicamente sane e piene di energia, mentre altre, magari più giovani, mostrano precocemente i segni e gli acciacchi tipici della vecchiaia? E, soprattutto, si può fare qualcosa per ritardare gli effetti più invalidanti della terza età? Elizabeth Blackburn, biologa molecolare premio Nobel per la medicina, ed Elissa Epel, psicologa della salute, si confrontano con questi interrogativi alla luce dei risultati di una loro recentissima, e per molti aspetti rivoluzionaria, ricerca, che ha identificato i principali «responsabili» dell'invecchiamento degli esseri umani nei telomeri, le minuscole porzioni di DNA che rivestono le parti terminali dei cromosomi, proteggendoli dal deterioramento del materiale genetico. La scienza che allunga la vita, oltre che un libro dotato di solide basi scientifiche e scritto in un linguaggio accessibile su un argomento pressoché inedito, può essere considerato un vero e proprio «manuale di sopravvivenza» per i telomeri, ricco di preziosi consigli (indicazioni dietetiche, esercizi di rilassamento e suggerimenti utili a migliorare le condizioni di vita nelle nostre città) che ci aiuteranno a conservarci attivi e in buona salute il più a lungo possibile, a dispetto dell'avanzare dell'età e dei pregiudizi che lo accompagnano.
(Fonte: www.librimondadori.it)