C'è una grande sfida per la nostra civiltà: l'aumento della popolazione anziana. L'ultimo censimento Istat (per il decennio 2001-2011) ha registrato un enorme balzo in avanti nella classe degli ultracentenari, aumentata di ben il 204%. Il fenomeno non riguarda solo le società industriali, ma è globale. In Africa, ad esempio, cresce il numero degli anziani e declina la funzione sociale dei vecchi: l'anziano non è più il saggio della comunità, ma un peso in una società in rapido cambiamento.
Tuttavia la società non è attrezzata a dare significato e gestire un fenomeno, di per sé, molto positivo: manca nella mentalità corrente il senso del valore della vecchiaia. Talvolta si reagisce soggettivamente negando l'età che avanza e nascondendola in una specie di giovanilismo. Talvolta la vecchiaia viene vissuta come naufragio di una stagione della vita senza senso. Invece è una stagione della vita da "reinventare" nel suo complesso: per gli anziani e per la società.
Sarebbe necessario scoprire i valori della vecchiaia e renderli un fatto di mentalità corrente. Una lunga vita, la possibilità di instaurare rapporti meno caratterizzati economicamente, una relazione con le generazioni più giovani, la manifestazione che la vita non è solo ascesa sociale e progresso infinito sono alcuni di questi valori.
La sfida degli anziani mostrerà se la nostra società saprà dare senso alla vita di un terzo della popolazione e non considerarla una sopravvivenza residuale.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)