La Slovenia non è a rischio di stress finanziario nel breve termine, ma nel medio e lungo si trova ad affrontare grandi sfide, in particolare a causa dell'invecchiamento della popolazione: lo afferma una relazione dell'UE sulla sostenibilità fiscale. Nel breve termine, "la Slovenia non sembra affrontare rischi significativi di stress fiscale o derivanti sia dal lato macro-finanziario dell'economia - afferma la relazione - anche se la quota di crediti in sofferenza nel settore bancario potrebbe rappresentare una fonte di rischi di responsabilità civile contingente a breve termine". A medio termine riguardo al debito pubblico si può presumere che non vi sia alcun cambiamento nella politica fiscale, il che dovrebbe condurre il deficit all' 81% del PIL entro il 2026, dice il rapporto. Se, al contrario, il saldo strutturale convergesse verso obiettivi a medio termine in linea con il patto di stabilità e crescita, il debito pubblico diminuirebbe in misura più sostanziale e raggiungerebbe circa il 57% del prodotto interno lordo. A lungo termine, invece, la Slovenia è ad alto rischio, principalmente a causa del "forte impatto previsto per l'aumento della spesa pubblica legata all'età, ed il rischio è ulteriormente aggravato dalla sfavorevole posizione iniziale di bilancio". La Commissione europea pubblica i report di sostenibilità fiscale ogni tre anni, ponendo sempre l'accento sulle conseguenze dell'invecchiamento della popolazione.
(Fonte: tratto dall'articolo)