Avvertire sonnolenza diurna potrebbe essere associato al rischio di ammalarsi di Alzheimer: infatti chi di giorno si sente assonnato negli anni a venire ha un rischio triplo di presentare nel proprio cervello depositi di proteine tossiche tipiche della malattia, ovvero le placche di beta-amiloide. Lo rivela una ricerca appena pubblicata sulla rivista Sleep, che vede tra gli autori anche l'italiano Luigi Ferrucci del National Institute on Aging statunitense. Lo studio arriva a conferma di una mole di dati sempre più vasta che collegano la demenza ai disturbi del sonno e si basa su un'indagine epidemiologica su un gruppo di volontari seguiti per parecchi anni. Ad ogni modo, se si scoprisse che i disturbi del sonno contribuiscono all'Alzheimer, ha spiegato l'autore principale dello studio Adam Spira, "potremmo adoperarci per trattare i pazienti con problemi di insonnia per evitare questa malattia così grave".
(Fonte: tratto dall'articolo)