Le allergie, se non trattate in modo adeguato, compromettono la qualità di vita inducendo disturbi del sonno, peggiorando l’umore, la capacità di concentrazione e apprendimento, ripercuotendosi su attività fisica e vita sociale. I farmaci anti-allergie sono tanti, molti disponibili senza ricetta: utilissimi per alleviare i disturbi, non possono essere usati nel modo “fai da te”. Secondo uno studio presentato all’ultimo convegno dell’ American Academy of Allergy, Asthma and Immunology, i pazienti che scelgono di curarsi da soli sono soddisfatti della gestione dell’allergia in un caso su tre, ma se vengono seguiti dall’allergologo la quota sale oltre il 50%. Questo vale anche per gli anziani: le allergie nella terza età sono in aumento, ma spesso ci si dimentica delle loro esigenze, come ha sottolineato la ricerca apparsa sugli Annals of Allergy, Asthma and Immunology secondo cui l’immunoterapia, poco prescritta agli over 65, riduce i sintomi del 55% e del 64% la necessità di altre cure anche per la terza età. Gli anziani di oggi vivono infatti più a lungo e sono più attivi, in migliore forma fisica e cognitiva rispetto al passato e anche il loro sistema immunitario funziona meglio, ed è in grado di rispondere alla stimolazione con l’immunoterapia. L’immunoterapia offre oggi una copertura che dura anni e può essere rinnovata con un richiamo, e i pazienti hanno diritto ad averla, essendo in fascia A.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)