La legge sulle cure palliative e la terapia del dolore (n°38/2010) comincia a prendere forma a cinque anni dalla sua emanazione.Tre italiani su quattro possono contare su una rete di assistenza per cure palliative senza dover andare in ospedale. La maggior parte delle regioni ha una sua norma, come richiede la legge, anche se Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Valle d'Aosta, Veneto, Trento e Bolzano non si sono del tutto adeguate. La Campania ha creato a marzo una rete del dolore con un centro di eccellenza ogni 2,5 milioni di abitanti (hub) e un centro di connessione tra territorio e reti di eccellenza (spoke) ogni 300.000 abitanti. La rete degli hospice (strutture attrezzate per pazienti terminali) si è incrementata (221 strutture per 2.300 pazienti) ma non è su questi che punta la legge. Rimane molto da lavorare sul fronte della informazione (solo il 30% dell'utenza conosce le possibilità offerte ) e sul fronte della formazione di èquipe specializzate in cure palliative in ospedali e sul territorio. (Sintesi redatta da: Antonella Carrino)