La terapia della bambola come cura Alzheimer si ispira alla teoria dell'attaccamento formulata negli anni '60 dallo psicologo John Bowlby. Proprio da questa teoria prendono avvio tutti gli studi della terapia della bambola: l'anziano utilizza la bambola come oggetto transizionale per creare una relazione con altri soggetti e riesce a riversare parte del naturale desiderio di accudimento e scambio affettivo sul giocattolo che diviene un essere vivente dotato di esigenze concrete, ma soprattutto emotive. I benefici che si possono trarre dalla messa in pratica della terapia della bambola è una riduzione degli accessi di ira e degli stati d'ansia dato che l'attenzione sulla bambola e avere nei suoi confronti degli atteggiamenti di dolcezza e affetto sono fattori che aiutano il senior malato a rilassarsi e hanno ripercussioni positive anche sull'alternanza sonno-veglia, limitando l'insonnia.
(Fonte: tratto dall'articolo)