Civitas Vitae è il luogo in cui 850 anziani, quasi tutti non autosufficienti, passano la giornata accanto a centinaia di bambini del nido e della scuola materna, ai parenti, ai medici, agli ingegneri dei laboratori, agli atleti delle Paralimpiadi che si allenano per i Giochi di Rio. L’idea è che la longevità non sia un costo ma una conquista e che la vecchiaia possa essere allegra. L'Opera Immacolata Concezione, fondata sessant’anni fa da Nella Berto, detta la Signorina, e don Antonio Varotto, parroco di San Prosdocimo, vede poi unirsi al gruppo Angelo Ferro, economista e imprenditore (il 30% degli spaghetti del mondo è fatto con le sue macchine).
Vent’anni fa la Signorina gli affida il timone, sempre senza scopo di lucro.
Concetto di base: la Città ha un "hospice" , ma non è un ospedale; la sanità non è un business, serve alla qualità della vita. Non ci sono cancelli né orari di visita, ogni giorno la "Città della vita" ha 3.500 abitanti, tra infermieri, familiari, fornitori. L’asilo è a forma di trenino, al pistodromo, con rotonde e semafori in miniatura, vengono gli scolari della provincia di Padova a fare educazione stradale. Nel museo del giocattolo è custodita la memoria di quattro generazioni e si impara a costruire i giocattoli del futuro, riciclando gli scarti. Nel palazzetto dello sport si può fare la doccia senza alzarsi dalla carrozzina, e si allenano alcune delle nazionali paralimpiche e si sta costruendo una pista per i corridori. I disabili più giovani aiutano i più anziani a superare la depressione e i nonni diventano «patriarchi di massa», hanno molto da insegnare e da imparare; ad esempio a usare Internet.
È il welfare community, contrapposto al Welfare State: non ci si attende nulla dallo Stato, le persone si assistono tra loro. Al Talent Lab gli ospiti lavorano accanto a professionisti della ricerca. Tutti mettono a disposizione le proprie competenze. C’è l’auditorium per convegni, mostre, concerti e il giardino sensoriale per disabili, con il prato che si solleva per far giocare i bambini in carrozzina e tantissimi accorgimenti e posti per rendere più facile e gradevole la vita a tutti. Le case sono tutte collegate, come in un’antica corte veneta e ci sono due chilometri e mezzo di passaggi sotterranei, percorsi da biciclette e veicoli elettrici. In Veneto la fondazione ha creato altre tredici città come questa.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)