Il volume raccoglie alcuni dei contributi predisposti per il Convegno Internazionale «La tutela degli Anziani. Buone pratiche per umanizzare l’assistenza», realizzato a Rimini dalle Edizioni Erickson nel 2013. Il tema della tutela dell’anziano fragile assume sempre più i toni di un’autentica emergenza sociale per le note motivazioni di carattere demografico, sanitario, economico e sociale. Il dibattito attuale tende tuttavia ad attribuire minore attenzione a un tema che in realtà rimane centrale: come rispettare l’«umanità» e i «diritti esistenziali» profondi delle persone fragili e delle loro famiglie nel mentre si organizza l’assistenza in loro favore.
Occorre quindi allargare lo sguardo al campo delle humanities e delle buone pratiche relazionali, per offrire a chi opera quotidianamente con gli anziani spunti di riflessione e strumenti operativi capaci di «porre al centro» la persona con le sue relazioni. Si tratta anzitutto di superare una visione dell’anziano fragile centrata sulla patologia per giungere a un’idea di salute in un’accezione non esclusivamente sanitaria; una visione globale che tenga insieme altre istanze oltre alla pur importante autosufficienza funzionale (la dimensione del senso della vita e della sofferenza, della spiritualità, della convivialità; del diritto all’autodeterminazione, a essere ascoltati, a essere utili agli altri, ecc.).
In questa prospettiva l’idea stessa di tutela dell’anziano assume connotazioni ampie e in apparenza controintuitive, che trovano sbocchi in forme giuridiche innovative, in esperienze organizzative flessibili e non autoreferenziali, in tecniche relazionali di comprovata efficacia, in movimenti associativi e di mutualità diretta tra utenti e caregivers che coinvolgono i territori in un’ottica di welfare comunitario. Tali «buone pratiche» fioriscono anche in tempo di crisi, in Italia e all’estero, e vanno condivise, comprese sempre meglio e, se possibile, rilanciate. (Fonte: www.erickson.it)