Gli over 65 nel nostro Paese sono quasi 14 milioni, di cui 7 milioni hanno più di 75 anni e sono più a rischio di malattie neurodegenerative, decadimento cognitivo e infezioni.
Per questo i ricercatori dell’Associazione Brain and Malnutrition (B&M) hanno voluto indagare sulle abitudini alimentari e lo stile di vita di un gruppo d’anziani affetti da Parkinson, per verificare il livello di nutrizione e in particolare di vitamina D, di cui molteplici studi hanno messo in evidenza il ruolo centrale in molte funzioni dell’organismo.
I ricercatori hanno riscontrato uno stato di carenza della vitamina (25 (OH) D <20 ng/ml) nel 65,6% dei pazienti, mentre nel 26,6% sono stati riscontrati livelli insufficienti (20-30 ng/mL). I pazienti carenti di vitamina D sono correlati da una malattia più grave, sintomi clinici peggiori e maggiore compromissione delle funzioni cognitive globali.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)