La colina potrebbe aiutare a tenere alla larga il rischio di demenza. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri della University of Eastern Finland, che rivela che l'assunzione di fosfatidilcolina è in effetti associata a un ridotto rischio di sviluppare questa condizione.
Le principali fonti alimentari di questa sostanza sono rappresentate da uova e carne, ma gli autori dello studio, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, spiegano che la colina è un nutriente essenziale che si trova generalmente anche in molti altri alimenti, come frutta secca, fagioli, spinaci, germe di grano e molti altri. Tale sostanza è necessaria per la formazione del neurotrasmettitore acetilcolina, e studi precedenti hanno collegato la sua assunzione a una migliore elaborazione cognitiva.
(Fonte: tratto dall'articolo)