Il pregiudizio si è solidificato nel corso dei secoli. Alla base, la convinzione che non essendo più "procreativa" la donna non possa neanche essere "creativa". Oggi il creativo è specialmente il pubblicitario o il designer, ma in realtà la creazione è un processo molto più esteso: riguarda l’arte, la scienza, la filosofia, ma anche la vita quotidiana.
E servono due elementi. Innanzitutto il lavoro e la fatica: l’idea nuova non nasce all'improvviso. E poi il pensiero analogico: il nuovo nasce in analogia col vecchio, per somiglianza (ad esempio carrozza a cavalli, automobile)."Tra maschi e femmine, dice la filosofa Francesca Rigotti, non è diversa la vecchiaia in sé, ma il modo in cui ci è stata proiettata addosso".
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)