Il libro, uscito a settembre, è rivolto ai professionisti di RSA che vogliono approfondire il tema delle Cure palliative. Parole scorrette, norme carenti e, di conseguenza, pratiche inappropriate: di questo soffrono le cure palliative.
Il pensiero dell’autore ci aiuta a superare questi limiti, accompagnandoci oltre l’idea diffusa che la palliazione debba entrare in gioco solo quando non c’è più nulla da fare.
La cura, permeata dai valori della palliazione, diviene un progetto realizzato su misura per ogni persona, che si fonda su parole e gesti che sanno realmente incontrare l’altro e accompagnarlo nel suo percorso esistenziale. Non a caso in prima di copertina troviamo San Martino, patrono delle cure palliative, che donò metà del suo mantello a un mendicante malato. «Non posso guarirti, ma non devi soffrire il freddo», gli disse: ecco la Cura in tutta la sua essenza.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)