Chi è depresso tende a mancare di concentrazione, e ciò comporta una maggiore difficoltà a fissare i ricordi.
Ma non sempre si riesce a collegare i problemi di memoria con la depressione, malattia difficile da identificare. Cosa che non si verifica in caso di depressione evidente, dove anche il disturbo della memoria e della capacità di concentrazione diventa lampante.
A volte è anche la sensazione di avere difficoltà mnemoniche a portare un peggioramento nella persona depressa, specie se anziana, proprio perché sente di perdere una parte importante delle proprie abilità e delle proprie funzioni cognitive.
Spiega Julia Griem, neuropsichiatra del St. Thomas’s Hospital di Londra: «Le persone che soffrono di depressione maggiore tendono a mostrare una forma di memoria sovrageneralizzata, che non riesce a diventare specifica e che, in particolare, ha difficoltà ad accedere ai propri ricordi positivi. Al momento non sono ancora del tutto chiariti i meccanismi che sottostanno al danno mnemonico nella depressione, anche se è ormai riconosciuto che la depressione è associata a un ridotto volume dell’ippocampo. Difficile pensare che un elemento di questo genere possa essere considerato non rilevante».
E' ancora comunque in parte da chiarire se le difficoltà di memoria che ha chi è depresso siano effettivamente un disturbo delle funzioni mnemoniche.
Perché potrebbero invece derivare da un vacillamento dell’attenzione e delle funzioni esecutive della mente.
Questo perché nei depressi spesso i pensieri sono occupati dalla cosiddetta «ruminazione», la tendenza a pensare e ripensare in maniera ripetitiva alle possibili cause e conseguenze del proprio stato depressivo.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)