In Italia, il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre un milione (di cui circa 600 mila con Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza dei familiari.
L'Istituto di ricerca e cura San Raffaele di Roma, Unità di Neuroscienze e Neuroriabilitazione è stato inserito nell'elenco dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze della Regione Lazio ed erogherà esami diagnostici e farmaci. Il tratto distintivo del centro sarà quello di focalizzarsi su prevenzione, diagnosi precoce e trattamento innovativo, anche riabilitativo, delle diverse forme di decadimento cognitivo.
La Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultimissima generazione con algoritmi di intelligenza artificiale consentirà di studiare le aree cerebrali potenzialmente coinvolte nelle fasi precoci della malattia ma che, per dimensione o localizzazione, sono più difficilmente esplorabili con tecniche convenzionali.
Infine le tecnologie di stimolazione transcranica non invasiva potranno riattivare e potenziare al massimo le funzioni dei circuiti nervosi non ancora distrutti dalla malattia. Nel Centro sarà garantita la gestione delle demenze in tutte le fasi: dallo screening, alla diagnosi differenziale, al trattamento, fino all'assistenza in fase avanzata con l'ausilio della telemedicina, della teleriabilitazione e dell'assistenza domiciliare.
Nei laboratori hanno scoperto inoltre un nuovo meccanismo molecolare alla base della perdita della memoria e delle capacità cognitive che caratterizzano le demenze. Il nuovo meccanismo vede coinvolta una proteina che ha il ruolo di riparare i danni del doppio filamento del DNA provocati da stress e da stimoli di natura diversa all'interno dei neuroni.
(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)