(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Massi Carla

La diagnosi precoce rallenta l’Alzheimer

Il Messaggero, 20-11-2024

In Italia, il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre un milione (di cui circa 600 mila con Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza dei familiari.

 L'Istituto di ricerca e cura San Raffaele di Roma, Unità di Neuroscienze e Neuroriabilitazione è stato inserito nell'elenco dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze della Regione Lazio ed erogherà esami diagnostici e farmaci. Il tratto distintivo del centro sarà quello di focalizzarsi su prevenzione, diagnosi precoce e trattamento innovativo, anche riabilitativo, delle diverse forme di decadimento cognitivo.

La Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultimissima generazione con algoritmi di intelligenza artificiale consentirà di studiare le aree cerebrali potenzialmente coinvolte nelle fasi precoci della malattia ma che, per dimensione o localizzazione, sono più difficilmente esplorabili con tecniche convenzionali.

Infine le tecnologie di stimolazione transcranica non invasiva potranno riattivare e potenziare al massimo le funzioni dei circuiti nervosi non ancora distrutti dalla malattia. Nel Centro sarà garantita la gestione delle demenze in tutte le fasi: dallo screening, alla diagnosi differenziale, al trattamento, fino all'assistenza in fase avanzata con l'ausilio della telemedicina, della teleriabilitazione e dell'assistenza domiciliare.


Nei laboratori hanno scoperto inoltre un nuovo meccanismo molecolare alla base della perdita della memoria e delle capacità cognitive che caratterizzano le demenze. Il nuovo meccanismo vede coinvolta una proteina che ha il ruolo di riparare i danni del doppio filamento del DNA provocati da stress e da stimoli di natura diversa all'interno dei neuroni.

(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Massi Carla
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2024
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2024-11-20
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Messaggero
Subtitolo in stampaIl Messaggero, 20-11-2024
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)
Volume
Approfondimenti
Massi Carla
Attori
Parole chiave: Malattia di Alzheimer Prevenzione Ricerca