Marco Trabucchi, Presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria, evidenzia che il provvedimento di questi giorni che ha inibito l'accesso alle Rsa ai famigliari, ha creato - oltre a problemi affettivi - anche qualche disguido organizzativo, dato che i parenti erano indispensabili per imboccare gli anziani.
Ciò sta provocando dolore nei famigliari che non possono più vedere direttamente i loro cari, scambiare una carezza, una parola. In particolari situazioni, viene ammesso un solo famigliare, quando l'ospite si trova in condizioni terminali.
La situazione è difficile quando l'ospite è affetto da demenza, perché è sensibile al tatto, al tono della voce, alla vicinanza fisica; sente quindi forte la lontananza da chi gli vuole bene, perché i sistemi di comunicazione attraverso uno schermo non permettono di percepire i sentimenti d'amore.
Inoltre la mancanza di protezione degli operatori (camici monouso, occhiali, guanti, mascherine) come il ritardo della fornitura, mette in gravissima crisi l'attività assistenziale.
Tali problemi riguardano non solo la salute di ben 65 mila nostri concittadini in Lombardia, ma anche dei 25mila che abitano in Veneto e degli abitanti dell'Emilia -Romagna.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)