Il femore è l'osso più lungo, voluminoso e resistente nello scheletro umano; si articola con l'anca generando l'articolazione coxofemorale, sede della maggior parte delle fratture nel soggetto anziano. Tali fratture rappresentano un evento molto grave e diffuso, frequente soprattutto dopo i 65 anni e con incidenza maggiore nelle donne.
Spesso la frattura del femore negli anziani consegue a cadute dal letto,traumi banali durante le normali attività di vita quotidiana per difficoltà motorie, la ridotta capacità protettiva durante la caduta, minore prontezza dei riflessi, scarso controllo della postura con perdita di riflessi posturali, la cecità, la fragilità ossea legata alla osteoporosi. La diagnosi viene effettuata generalmente tramite una radiografia dell'articolazione in cui vi è il sospetto di frattura. L'intervento chirurgico per la frattura del femore è legato a possibili complicanze come infezione della ferita e in caso di allettamento le complicanze potrebbero essere legate alla trombosi venosa profonda,atrofia muscolare, lesioni da decubito, infezioni delle vie urinarie,alterazioni psichiche. Accanto a questo quadro clinico legato al paziente, c'è quello del familiare in cui si genereranno sensi di colpa per ciò che è accaduto, le paure per una nuova caduta, la difficoltà di gestione.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)